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Alle sorgenti della tradizione

Incontro con Livio Cadè

Giovedì 17 giugno 2021 - L'Ultimo Mulino

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È ormai evidente che il nostro convenzionale stile di vita, con i suoi apparati tecnico-scientifici e politici, è destinato a culminare in una violenza che può distruggere la vita stessa o, nella migliore delle ipotesi, a disumanizzarci. Lo stesso uomo moderno, nella sua cecità spirituale, intuisce questo pericolo, al quale tuttavia cerca di ovviare potenziando gli strumenti del suo sapere scientifico e del suo potere tecnologico, senza uscire dai circoli viziosi dei suoi miti progressisti.  È di estrema importanza oggi cercare risposte e antidoti a questa drammatica situazione. Il Daodejing, fondamentale opera sapienziale cinese, è forse la voce che con più forza esprime l'antitesi tra i miti della modernità e gli archetipi della tradizione e che indica all'uomo una possibile via di salvezza.

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Livio Cadè ha 64 anni. Musicista e pianista ha iniziato a 15 anni l'attività concertistica. Da oltre 30 anni è docente di Pianoforte, attualmente presso il Conservatorio "Luca Marenzio" di Brescia, dove è incaricato anche dei corsi di Metodologia dell'insegnamento e Letteratura dello strumento. Cultore di filosofie orientali e della Tradizione, ha collaborato con vari blog culturali, scrivendo negli ultimi anni più di 150 articoli. Nel 2018 è stato pubblicato dal "Caffè filosofico" di Crema un suo libro -"Cronache della peste nera"- in cui insieme a uno psicoanalista e a un letterato affronta il fenomeno della peste psichica nel nostro tempo. Ha inoltre tenuto varie conferenze su tematiche animaliste e bioetiche.  

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